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ICRANet Newsletter

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ICRANet Newsletter
Luglio - Settembre 2016






1. Un nuovo centro ICRANet a Minsk

ICRANet e l’Accademia Nazionale di Scienze della Bielorussia (NASB) hanno deciso di intensificare i loro rapporti di cooperazione nell’ambito della ricerca scientifica internazionale. Il 18 luglio a Minsk, in Bielorussia, è stata concordato e firmato un allegato all’accordo di cooperazione che lega i due istituti a partire dal Settembre 2013, durante un incontro a cui hanno partecipato: il prof. Vladimir Gusakov, Presidente del NASB; il prof. Sergei Kilin, Vice Presidente del NASB; il prof. Yuri Kurochkin, Capo del centro «Theoretical physics» dell’ Istituto di fisica Stepanov del NASB; il Dr. Yuri Vyblyi, Capo ricercatore presso il laboratorio di Fisica teorica e il Prof. Remo Ruffini, Direttore di ICRANet.

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Questo nuovo accordo stabilisce la creazione di un centro ICRANet nella capital Bielorussa come centro accademico internazionale, che ospiterà scienziati e uno staff di supporto. Dopo Pescara, Roma, Nizza, Rio de Janeiro e Yerevan il network di ICRANet, guidato dal Professor Ruffini, arriva anche in Bielorussia segnando l’apertura alle collaborazioni scientifiche anche con I Paesi dell’Europa dell’Est, Medio Oriente e Asia Centrale
Oltre alla creazione del Centro di Minsk, l’accordo di collaborazione prevede l’intensificazione delle relazioni tra ICRANet e NASB, in particolare l’organizzazione di ulteriori scambi di staff scientifici, scuole, corsi, workshop e convegni, e scambi all’interno del PhD e programmi post-doc rispettivamente nelle aree di competenza di questo nuovo centro accademico internazionale. La collaborazione pluriennale con la Bielorussia ha portato alla premiazione dei vari gradi di dottorato del programma di ricerca IRAP per studenti bielorussi, nonché la nomina del prof. Gregory Vereshchagin docente della facoltà ICRANet, e l'organizzazione di importanti incontri internazionali: Zel'dovic-95 incontro nel 2009 e Zel'dovic-100 incontro nel 2014.
E’ possibile prendere visione dell’allegato all’accordo di collaborazione a questo link: http://www.icranet.org/documents/annex_icranet-nasb_eng.pdf.




2. Nuovo accordo di collaborazione con l’Università della Colombia

Il 20 settembre è stato firmato il nuovo accordo tra ICRANet e l’Università di Antioquia (Colombia), dal Direttore di ICRANet, Professor Remo Ruffini e il prof. Nora E. Restrepo Sánchez, Preside della Facoltà di Exact and Natural Sciences.

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Tra i suoi più importanti obiettivi l’accordo prevede la regolazione delle attività finalizzate a rafforzare la cooperazione accademica tra le UdeA e ICRANet.
Le attività saranno sviluppate nell’ambito dell’obiettivo del presente Accordo di Cooperazione che consisterà nel mettere in piedi azioni comuni, tra cui: lo scambio istituzionale di docenti, ricercatori, studenti di dottorato e post doc, lo sviluppo dell’insegnamento e delle attività di ricerca in relazione agli ambito in cui UDEA e ICRANet agiscono; l’organizzazione di seminari, conferenze, workshop o brevi corsi sempre nei relative settori, supporto agli eventi e alle attività tecnico- scientifiche e culturali aperte al pubblico, lo sviluppo di opportunità per formare docenti universitari e ricercatori, attraverso corsi specializzati di alto livello; l'organizzazione di corsi di formazione, e lo sviluppo di aree di ricerca inter-istituzionali connessi con programmi locali; pubblicazioni congiunte; conferenze pubbliche e altre azioni finalizzate alla divulgazione della scienza; lo scambio di informazioni in materia di insegnamento e di ricerca in ogni istituzione.
Per i dettagli dell’accordo consultare il link di seguito: http://www.icranet.org/documents/agreementICRANet-UDEA.pdf.



3. Il Professor Ruffini ha presentato nuovi risultati in Mexico, USA and Brasile

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Il Professor Remo Ruffini, Direttore di ICRANet, ha presentato un risultato epocale presso l’Accademia Messicana della Scienza e delle Arti del Messico, durante il suo intervento di apertura al Sesto Meeting Internazionale Leopoldo Garcia – Colin. Questa Sesta edizione ha avuto luogo dal 5 al 9 Settembre e, in ogni giornata, si sono susseguite una lezione plenaria di apertura e tre simposi paralleli focalizzati su: a. L'avvicinamento all'orizzonte di un buco nero; b. Le frontiere della meccanica quantistica; c. Esperimenti di fisica applicata. Il Professor Ruffini ha illustrato i risultati della recente ricerca si ICRANet su: "Supernovae, Hypernovae e Binary Driven Hypernovae" e spiegato il concetto di collasso gravitazionale di una stella di neutroni compagna indotto dall'esplosione di una supernova (Fig. 1 e Fig. 2), nonché il processo di fusione di due stelle di neutroni in un sistema binario che è l'oggetto della pubblicazione su Astrophysical Journal annunciata oggi (https://arxiv.org/abs/1607.02400v2 e Fig. 3): uno dei sistemi più distanti e complessi del nostro universo (http://www.icranet.org/ruffini-mexico).
(E’ possibile vedere la presentazione complete a questo link: http://www.icranet.org/ruffini-mexico Il video Youtube https://www.youtube.com/watch?v=qTzFUrkLNfE).


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Il meeting nei giorni successivi ha visto la partecipazione messicana dell’Horizon Telescope e all’Osservatorio HAWC (http://www.hawc-observatory.org), a seguire il tema delle Onde Gravitazionali e dell’Event Horizon Telescope (http://www.eventhorizontelescope.org).



Fig. 1: Scheme depicting the hypercritical accretion and the induced gravitational collapse in a binary system.

L’argomento Buchi Neri e Lenti Gravitazionali, come quello dei Buchi Neri "supermassivi" e Sagittarius A, saranno affrontati da Scott M. Ransom del National Radio Astronomy Observatory negli Stati Uniti (NRAO, vedi https://www.nrao.edu/). Seguiranno altri dibattiti su: frontiere della meccanica quantistica, esperimenti di fisica dei materiali e fisica applicata, ingegneria tissutale, materiali soffici, polimerizzazione del plasma, materia oscura, oggetti compatti relativistici, con un totale di 80 contributi divisi in 3 seminari paralleli.
Il Professor Ruffini ha inoltre affrontato con i colleghi Messicani e l’Ambasciatore italiano, Alessandro Busacca, la selezione di una sede per l’entrata del Messico tra gli Stati Membri di ICRANet e la partecipazione degli studenti Messicani all'IRAP-PhD coordinato dall’ICRANet (http://www.icranet.org/irap-phd).
Per ulteriori dettagli il comunicato stampa è consultabile a questo link press release.


Fig. 2: Space-time diagram illustrating qualitatively the different stages of the sequence of events which occurs in a binary driven hypernova.

Il 12 settembre il Professor Ruffini presenterà questi nuovi risultati scientifici dell'ICRANet nel prestigioso Cosmos Club a Washington DC (https://www.cosmosclub.org/) durante l’incontro mensile del gruppo di lavoro degli astrofisici. Il 13 settembre avrà un colloquio a Rio de Janeiro presso il CBPF (http://www.cbpf.br/), dove si trova la sede ICRANet in Brasile che ne è Stato Membro.



Fig. 3: Prof. Ruffini at the ICRANet Seat in Rome with ICRANet Faculty Members and IRAP-PhD students just after having obtained the results which led, among others, to this publication.




4. Recenti pubblicazioni

Il Prof. Remo Ruffini annuncia una nuova pubblicazione degli scienziati di ICRANet: “On the classification of GRBs and their occurrence rates”, pubblicato online il 9 Settembre (https://arxiv.org/abs/1602.02732) e al momento in stampa sul prestigioso Astrophysical Journal.
Questo risultato arriva a pochi giorni dalla precedente pubblicazione relativa a "GRB 090510: a genuine short-GRB from a binary neutron star coalescing into a Kerr-Newman black hole", pubblicato on-line il 6 settembre (https://arxiv.org/abs/1607.02400) ) e attualmente anch’essa in stampa sul prestigioso Astrophysical Journal.
Tradizionalmente I GRBs sono stati considerati come sistemi formati da un oggetto singolo, caratterizzati da un getto di emissione relativistico e classificati in base alle loro caratteristiche fenomenologiche in “short” GRBs, quelli che durano meno di 2 secondi, e in “long” GRBs, i rimanenti. La scoperta della loro origine cosmologica e della loro straordinaria energia, comparabile all’energia emessa da miliardi di galassie nell’intero nostro universo visibile, ognuna composta da 100 miliardi di stelle, non ha modificato questo generale semplicistico approccio: l’origine della loro energia fu avvolta nel mistero, sebbene fu spesso considerata la presenza in generale di un buco nero nel sistema.

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Fig. 4: The interpretation of GRB observations within the BdHN model.

In una serie di articoli apparsi negli ultimi dieci anni, gli scienziati di ICRANet hanno sviluppato un approccio teorico che introduce la descrizione di nuovi fondamentali processi fisici, nuovi regimi astrofisici e una serie di nuovi paradigmi che hanno portato ad un quadro completo dei GRBs, unico per la sua complessità ed eleganza concettuale. Un diverso scenario è emerso: i progenitori dei GRB, lungi dall'essere composti da un oggetto singolo, sono infatti sistemi multipli composti da una supernova e una stella di neutroni compagna, o da due stelle di neutroni che si stanno fondendo, o da un sistema binario composto da una stella di neutroni e una nana bianca. Questi sistemi si evolvono in un processo di fusione che può portare alla formazione di un buco nero e di una nuova stella di neutroni, o a nuove stelle di neutroni più massicce. La comprensione del tempo scala caratteristico del collasso gravitazionale, basata sulla teoria di Einstein della relatività generale, sulla nuova fisica, come ad esempio l'accrescimento ipercritico sperimentato nel 1970 da Ruffini, Wilson e Zel'dovich (vedi fig. 4) e sviluppato dagli scienziati di ICRANet, sugli eccellenti dati ottenuti dai satelliti Agile, Swift e Fermi, e sui contributi dei più grandi telescopi ottici e radio di tutti il mondo, hanno portato a una nuova classificazione dei GRB in sette diverse famiglie presentate in questa pubblicazione (http://arxiv.org/abs/1602.02732).
La classe dei “long” GRB è stata suddivisa in “X-ray flashes (XRF)” e “binary driven hypernovae (BdHNe)”. La classe dei “short” GRBs è stata suddivisa in “short gamma-ray flashes (S-GRF)”, “short gamma-ray bursts (S-GRB)” e “ultra-short gamma-ray bursts (U-GRB)”; i GRBs tradizionalmente classificati come “ibridi” sono invece molto meglio interpretati e classificati come “gamma-ray flashes (GRF)”. La descrizione teorica, lo spettro distintivo e le caratteristiche osservative di ogni famiglia sono state presentate. Un sistema progenitore che appartiene a una famiglia può poi evolvere e diventare esso stesso progenitore di un nuovo GRB di una famiglia diversa (see Fig. 5). Tradizionalmente si riteneva anche che ogni GRB provenisse dall’accrescimento in un buco nero già formato. Invece, in questo nuovo schema di classificazione, è chiaro che solo alcune delle famiglie di GRB implicano la formazione di un buco nero, cioè quelle più energetiche ( BdHNe , S - GRB e U - GRB ). L'aspetto più bello e straordinario della nuova scoperta è che in questi casi si può individuare il momento della formazione del buco nero durante l'evoluzione del GRB, e la sua attività può essere osservata nel momento preciso della sua formazione.

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Fig. 5: Classification of GRBs into seven families.

Per i dettagli è possibile leggere il comunicato stampa a questo link: press release.




5. ICRANet ha partecipato alla Notte Europea dei ricercatori


Anche quest’anno il Comune di Pescara, attraverso lo Europe Direct ed in collaborazione con l’Università degli studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e con ICRANet – Centro Internazionale di Astrofisica, ha organizzato "La notte europea dei ricercatori". Questo evento, a cui partecipano ogni anno oltre 1 milione di persone, offre ai visitatori un’opportunità unica: incontrare i ricercatori e partecipare alle attività scientifiche volte a mostrare sia il fascino della ricerca sia il suo significativo impatto sociale.
Durante la mattinata il centro ICRANet di Pescara ha ospitato più di 200 studenti delle scuole superiori. Dopo l’introduzione del Professor Remo Ruffini, si sono susseguiti altri tre interventi: il primo del Professor Roberto Buonanno, Direttore dell’Osservatorio di Teramo, il secondo di ex studente di dottorato del programma IRAP PhD, ora post-doc presso l'Università di Siena, e Marco Muccino membro della Faculty di ICRANet. Le letture della mattina sono state seguite da due talk pubblici presso la sede dell’ex Aurum http://aurum.comune.pescara.it/


Il centro ICRANet di Pescara è stato aperto al pubblico e ai visitatori per le visite guidate tenute dai professor Belinski and Xue con l’aiuto degli student PhD.
Il programma nel dettaglio della giornata e le informazioni relative possono essere trovati qui: http://icranet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1033




6. Scienziati e ricercatori che hanno visitato ICRANet


Durante questa estate diversi scienziati hanno visitato il centro ICRANet di Pescara: prof. Asghar Qadir (National University of Sciences and Technology, Iran), prof. Manuel Malheiro (Instituto Tecnológico de Aeronáutica, Brazil), prof. Hyung Won Lee (Inje University, South Korea), prof. Marcelo Guzzo (UNICAMP, Brazil), prof. Kim Sang Pyo (Kunsan National University, South Korea), prof. Narek Sahakyan (Direttore della Sede ICRANet in Armenia).
Oltre a loro anche giovani ricercatori hanno fatto visita alla sede pescarese: Boshkayev Kuantay (Al-Farabi Kazakh National University, Kazakistan), Bakytzhan A. Zhami (Al-Farabi Kazakh National University, Kazakistan), Rashid Riahi (PhD studente alla Isfahan University of Technology, Iran), Ivan Siutsou (Postdoc at CAPES - ICRANet program, Brazil), Soroush Shakeri (PhD Studente alla Isfahan University of Technology, Iran).


Asghar Qadir

Manuel Malheiro

Hyung Won Lee

Marcelo Guzzo

Kim Sang Pyo

Narek Sahakyan

Boshkayev Kuantay

Rashid Riahi

Ivan Siutsou
 
Soroush Shakeri