Speciale Everest - Relatività

Nel 1919 la Luna eclissava il Sole nell'ammasso delle Iadi, consentendo a Arthur S. Eddington di realizzare la misura della deviazione dei raggi luminosi da parte del campo gravitazionale più intenso che abbiamo nel sistema solare, quello del Sole.
Nella stessa data, nel 1953 Edmund Hillary e Tenzing Norgay coronavano i tentativi di salire sul tetto del Mondo a 8848 m sul livello del mare.
Pochi sanno che le due imprese hanno in comune la calibrazione di sofisticati telescopi ottici destinati a misure di distanze angolari accuratissime. Le stelle attorno al "Sole nero" dovevano essere misurate con una precisione di una frazione di secondo d'arco, così come la rifrazione atmosferica dovette essere studiata al secondo d'arco nelle misure trigonometriche del Peak XV, realizzate durante la Grand Trigonometrical Survery of India, da 250 km di distanza, perché i confini del Nepal erano invalicabili. Nel 1987 un'équipe del CNR è tornata su Everest e K2 per misurare con l'aiuto delle tecniche GPS l'altezza delle due maggiori montagne della Terra, dopo che un esperimento "amatoriale" ne aveva invertito l'ordine stabilito.
Ne discutiamo in un evento dedicato, in collaborazione con la professoressa Paola Spera, topografa all'IIS Federico Caffè di Roma, in vista delle montagne dell'Appennino Centrale, restando ad 82 km di distanza dalla sommità del Monte Velino, inquadrato dai nostri telescopi topografici.

Vetta del Monte Velino presa il 21 maggio 2021 alle 12:28 da 82.1 km dal tetto dell'Istituto Federico Caffè di Roma